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Frasi che contengono la parola arciprete

, con le stesse attribuzioni fino allora proprie della soppressa commissione. Oltre al Prefetto nella persona del Cardinale Arciprete della Basilica, la Congregazione era formata da un certo numero di cardinali e prelati. Questo dicastero poteva nominare, nelle province dello

Proveniente probabilmente dalla famiglia dei Pierleoni, non si sa nulla della sua data di nascita. Le prime testimonianze riportano che Graziano era, al momento dell'elezione, Arciprete di San Giovanni a Porta Latina.

Notizie istoriche della sacra immagine della beatissima Vergine. Titolare della basilica di S. Maria in Cosmedin di Roma, estratte per maggior comodo de' divoti dall'Istoria, e dallo Stato di essa basilica di Gio. Mario Crescimbeni arciprete delle medesima. All'eminentissimo ... cardinale Alessandro Albani

per volere di un presunto nobile locale, un certo Antonio Pelletta, il quale pose come condizione che l'arciprete fosse sempre un sacerdote di Nizza. Nei secoli passati, vide innumerevoli e aspre traversie circa il diritto di patronato e controllo, in cui vennero coinvolti molte famiglie nobili della zona, il Municipio e la Curia Vescovile, fino alla convocazione in giudizio davanti alla

. Gli altri due stemmi sono stati voluti da Pietro da Toledo e dall'arciprete Salazar, a cui si devono i lavori di ristrutturazione ed ampliamento del Cinquecento. Spostandosi ancora a sinistra vi si trova una

-, che attraverso uno stretto corridoio conduce ad una serie di quattro o cinque stanze, collegate attraverso una ripida scala alla casa dell'arciprete e dei suoi collaboratori, oltre che all'esterno sul retro della collegiata. Nel corso degli

: Casale, Rivolta, Valle dell'Arciprete l'Oscurusciuto, Canale San Giuseppe, Torrente Lagnone Tondo, Palombaro, Torrente Gravinella, Canale Cecera, Selva Venusio, Difesella, Gravina Grande, Passo di Giacobbe, Gravinella di Cavese, San Pellegrino, Fosso dell'Alloro e Gravinella del cacciatore.

ha stabilito che anche per San Paolo, come per le altre tre basiliche papali di Roma, sia nominato dal Papa un arciprete, che eserciti la giurisdizione ordinaria ed immediata avendo come suo vicario per la

Orazione funebre recitata dal sig. Canonico Antonio Longo arciprete della Metropolitana in occasione delle solenni esequie di Mons. Antonio Martini Arcivescovo di Firenze, Segreteria del Reale Diritto di Stato

vi si custodiscono: l'Archivio parrocchiale, la raccolta libraria appartenuta all'arciprete Tommaso Gamberini e un buon numero di apparati liturgici e opere d'arte provenienti dalle chiese del territorio

ed a cui erano legati alcuni presbiteri, non erano esenti dalla giurisdizione dell'arciprete. Tutti i parrocchiani erano obbligati a presenziare alla Messa domenicale che si teneva nella chiesa madre (

, al capo del quale era l'arciprete o decano rurale. Era suo dovere, come rappresentante del vescovo, soprintendere all'intera vita religiosa ed ecclesiastica del territorio a lui affidato. Faceva applicare i regolamenti vescovili ed i decreti dei

, morto durante i bombardamenti. La casa sorge infatti a due passi dalla chiesa madre dei Santi Pietro e Paolo, l'arme storica si trova sull'architrave del portale seicentesco, e appare anche la lapide commemorativa del Reverendo Arciprete Don Filippo Brunetti.

le pietre furono portate in piazza Madrice e due anni dopo impiegate nella facciata. Morto l'arciprete Amico Roxas i lavori furono temporaneamente sospesi e ripresi da don Calogero Giamporcaro (fratello dell'arciprete Luigi Giamporcaro che succedette alla guida della Chiesa Madre all'arciprete Antonio Amico Roxas. Don Calogero Giamporcaro funse da economo del duomo e lo stesso fece ultimare la facciata sotto la direzione dell'architetto Emanuele Di Bartolo da Palermo. Il nuovo arciprete Luigi Giamporcaro, fece fare dei grandi restauri dal capo mastro Vasano e dagli intagliatori fratelli Nicola e Antonio Perricone, i quali profusero la loro opera fino all'anno

la festa in onore di Maria Bambina dall'arciprete Biagio Biancheri. In questo giorno il piccolo simulacro della Vergine appena nata, esce dalla Chiesa Madre in processione, per il piccolo giro in piazza Madrice.

, non potendo portare a termine la costruzione del tempio, le pietre intagliate che dovevano servire a tale scopo, furono utilizzate per la facciata della Chiesa Madre. In seguito, gli eredi dell'arciprete Amico si impossessarono dell'area dove doveva sorgere il tempio e vi costruirono dei mulini. Nel

Elogio funebre dell'illustre arciprete d. Giuseppe Maria Giovene ... pronunciata nei solenni funerali celebrati nella chiesa cattedrale dal venerabile seminario di Molfetta dal canonico D. Giovanni Gioja

presso il consolato imperiale russo alla presenza dell'arciprete Levickij e dell'ing. Boccini, risultarono assegnatari dei lavori i maestri muratori Enrico Cambi e Giuseppe Ricci; successivamente, l'asta per l'esecuzione dei lavori in pietra fu vinta dalla ditta Emilio Bicchielli e Ugo Maiani di

diretta al vescovo Anselmo, nella quale si fa menzione anche dei canonici della cattedrale con a capo l'arciprete Vitale. La stessa bolla ricorda che l'istituzione canonicale era stata voluta nel secolo precedente dal vescovo Rainerio e confermata dal suo successore Giovanni.

vengono ritrovati, in circostanze casuali ad opera di don Giuseppe Rapaccioli, arciprete di Macinesso, durante i lavori di sistemazione di un campo nei pressi della pieve di S.Antonino i frammenti di una tavola iscritta di

Panegirico di San Simeone profeta dedicato dalla ven. Congregazione di S. Maria Mater Domini al suo reverendissimo arciprete monsignor Giambattista Giorda nell'occasione del suo ingresso a canonico residenziale della Basilica Patriacale Metropolitana del canonico mons. Giuseppe Cappelletti

, fondatore delle Figlie dell'Oratorio, i servi di Dio Antonia Maria Belloni (clarissa di Codogno, secc. XVII-XVIII), padre Carlo d'Abbiategrasso (frate cappuccino al santuario della Madonna dei Cappuccini di Casalpusterlengo, sec. XIX), mons. Pietro Trabattoni (arciprete di

, con le stesse attribuzioni fino allora proprie della soppressa commissione. Oltre al prefetto nella persona del cardinale arciprete della Basilica, la Congregazione era formata da un certo numero di cardinali e prelati. Questo dicastero poteva nominare, nelle province dello

dall'Angelo. Nelli lati di dette colonne vi sono due statue, una di S. Francesco d'Assisi, e l'altra di S. Antonio di Padoa colorite. Sopra li capitelli delle soprascritte colonne vi sono li corrispondenti cartocci coloriti, ed un baldacchino di tavola pitturato in oglio colli cornici corrispondenti fatto a spese del Rev.do Arciprete di detta Chiesa D. Nicola Soli.

dall'Arciprete della Pieve di San Pietro di Ozzano, don Giulio Boschi. Successivamente venne ad essa trasferito il titolo della chiesa di San Cristoforo, ormai cadente. Detto trasferimento si completa nel




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Ultimo aggiornamento pagina:

04 Dicembre 2021

06:07:58