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Frasi che contengono la parola artigiani

: servi e schiavi, privi di terra, esercitavano i mestieri artigiani e di supporto all'allevamento - vi erano falegnami, fabbri, gioiellieri e poi stallieri, porcai e vignaiuoli - mentre i piccoli contadini dovevano guardarsi dalla crescita del potere dei nobili trasformatisi in grandi proprietari terrieri, i

trasse il suo supporto dai piccoli agricoltori dell'ovest, e dai lavoratori, artigiani e piccoli commercianti dell'est, che cercarono di usare il loro voto per resistere ai crescenti interessi commerciali e manifatturieri associati alla

. La presenza di un occhio solo potrebbe essere una tradizione legata all'usanza di coprire con una benda l'occhio sinistro per proteggerlo dalle scintille o da un ipotetico tatuaggio sulla fronte rappresentante il Sole, elemento al quale questi antichi artigiani potevano probabilmente essere devoti

Venne a svilupparsi anche una classe media, che comprendeva artigiani, sacerdoti di bassa levatura, funzionari, mercanti e soldati. I cittadini comuni comprendevano agricoltori, servi, operai e schiavi.

, corrisponde a un livello molto elevato raggiunto dagli artigiani di questo popolo nel creare con il fuoco oggetti di grande valore, con esempi di vero virtuosismo. La lavorazione ornamentale del ferro delle spade, con l'

ci rivela che vi erano tre classi sociali: uomini liberi, che potevano essere proprietari terrieri ma anche medici, commercianti o artigiani; uomini semiliberi, senza possedimenti, e schiavi. Erano anche stati definiti

, che testimoniarono la distruzione della loro vita da parte delle nuove manifatture. Incapaci di competere con l'efficienza industriale, gli operai tessili videro svanire rapidamente la loro base economica. Questa base di piccoli artigiani, tessitori, commessi, commercianti e piccoli imprenditori, avrebbe costituito in seguito una minaccia al

i guerriglieri erano in genere agricoltori o artigiani, radicati alla loro terra natia e disposti a battersi unicamente per gli interessi del proprio gruppo familiare o tribale, mentre i comandanti erano scelti in base alla loro estrazione sociale o alla posizione ricoperta nel clan, e si guadagnavano l'obbedienza dei propri uomini unicamente con il loro carisma e la loro forza di persuasione.

Attiguo alla struttura si trova il chiostro a pianta quadrangolare, probabilmente del XVII secolo, e presenta una facciata con una porta monumentale del XVI secolo, costruita da artigiani roglianesi in roccia di tufo sormontata da un rosone a torciglione. Un'

abbandonarono le loro dimore nelle mura per ritirarsi in campagna mentre le abitazioni cittadine finivano in rovina. Una villa come quella rinvenuta sotto il battistero, secondo Lopes Pegna, dev'essere stata occupata da plebei, piccoli artigiani oppure da commercianti. Proprio quell'edificio, inoltre, con la calata degli

(geometrica, orientalizzante, attica), di statuette ioniche e di lavori oreficerie. Si attribuisce in particolare agli artigiani locali una classe di vasi dipinti di stile orientalizzante dei secoli

Negli anni immediatamente successivi si assiste ad una modifica della forma di governo cittadina dovuta alle crescenti richieste di partecipazione alla vita pubblica da parte di mercanti e artigiani: ai consoli viene affiancata la figura del

Nel comune di Scandicci sono presenti numerose ville. Tale presenza testimonia il desiderio degli artigiani e dei borghesi di un tempo di avere una residenza, oltre che comoda e fuori mano, anche espressione della cultura artistica della

, dove le strade portano ancora i nomi degli artigiani che qui, nel Medioevo, avevano ubicato le loro botteghe: via degli Orefici, via Drapperie (sarti), via Pescherie Vecchie, via Clavature (fabbri), via Caprarie (macellai)

. Queste strutture erano abitate da artigiani, fabbri per la realizzazione delle armi, mercanti per l'approvvigionamento alimentare o persino prostitute (per soddisfare i soldati nel tempo libero), ecc. Questi cominciarono ad affluire ed a stabilirsi attorno ai maggiori centri militari (delle

, appartenenti sia ai ceti medi che a quelli artigiani e operai; fu l'unica impresa risorgimentale a godere, almeno nella sua fase iniziale, di un deciso appoggio delle masse contadine siciliane, all'epoca in rivolta contro il governo

, come la vasca delle abluzioni e la sala delle preghiere, altri sono invece tipici, come la galleria, al piano superiore, costruita intorno al cortile con le celle ospitanti gli studenti. Le decorazioni solitamente sono impreziosite dal frutto del lavoro di abili artigiani che hanno utilizzato mattonelle (

, gli ombrellai, vi sono esposte attrezzature per la riparazione, foto d'epoca e oggetti legati alla vita di questi artigiani ambulanti. Questo mestiere particolarmente diffuso nel Vergante trova altri riconoscimenti in alcuni monumenti dedicati agli ombrellai presenti nei comuni limitrofi come

d.C., in seguito alla cacciata dei Bizantini da Benevento, alcuni sparuti gruppi si stabilirono a Fragneto: si trattava di abili mercanti ed esperti artigiani che resero fiorente ed importante il piccolo borgo. Tra questi vi erano i devoti di

Con una corte, l'apparato essenziale di uno stato sovrano era ormai inevitabile, oltre a una serie di ufficiali civili, religiosi, militari, aristocratici, liberi professionisti, abili artigiani e servitori. Per molti studiosi lo stabilirsi alla corte di Rio fu il nucleo della prima indipendenza del paese.

sono in crescita anche agli esperti artigiani saccensi nelle cui botteghe hanno saputo realizzare opere d'elevato valore artistico. Varie produzioni di maioliche (piatti, vasi, anfore, statue, piastrelle,...) tipicamente ammorbidite dai colori accesi del giallo, verde e blu cobalto fanno bella mostra nelle numerose botteghe dei ceramisti saccense nel centro storico.

Il testo biblico afferma chiaramente che Salomone ricevette aiuto da Hiram, re di Tiro, nella costruzione dei vari edifici. Questo aiuto non venne dato solo in forma di materiali (come il legno di cedro), ma anche in termini di direzione dei lavori e inviando artigiani esperti. Tra questi vi era il ramaio Hiram (figlio di padre di Tiro e madre Israelita, comunque da non confondere con l'omonimo re). La tripartizione del Tempio ricorda quella dei templi del

Gli artigiani della cultura di Yangshao producevano vasellame bianco, rosso, marrone e nero, dipinto con disegni geometrici o decorazioni di animali e antropomorfe. La fattura del vasellame era piuttosto raffinata, anche se non era ancora entrato in uso il tornio come avvenne invece nella successiva

. A Novgorod esistevano due partiti: un partito filo-moscovita, costituito dal popolo minuto e dagli artigiani, che vedevano nella potente autocrazia moscovita un freno contro il potere dei boiari, che ormai controllavano con i mercanti l'operato della

nacque a Roma in via dei Giubbonari in una famiglia di artigiani: il nonno e il padre erano artigiani nel settore della lavorazione del rame. La madre lavorava in una latteria gestita da parenti. Insieme con loro viveva una nonna che ebbe una certa influenza sull'educazione di tipo repressivo ricevuta da Elio. Anche per questa ragione, da bambino Elio, figlio unico, trascorreva il suo tempo libero per strada. Appena adolescente decise di abbracciare in maniera profonda gli ideali della sinistra, aderendo alla federazione giovanile del

. Il resto delle decorazioni di Leptis (la grande maggioranza) venne poi eseguita dalle maestranze locali adeguandosi a questi modelli, nonostante le alterazioni inevitabili, anche grossolane. A conferma di queste ipotesi ci sono per esempio i contrassegni con sigle di artigiani in

L'inizio del banchetto vero e proprio era annunciato al suono di trombe e tamburini che si ripeteva a ogni nuova portata. Era usanza invitare al banchetto un pubblico di spettatori costituito da borghesi, artigiani e religiosi

. Molti artisti gioiellieri sono ricordati nelle varie enciclopedie generaliste in tutte le lingue del mondo, inoltre su enciclopedie specializzate sono elencati molti altri valenti artigiani, che hanno lasciato opere di notevole valore dunque contese dai collezionisti di antiquariato, disposti a spendere cifre enormi durante le aste di

che in genere erano mercanti, artigiani e marinai. Questa classe, nell'esercito, costituiva le fila della fanteria leggera. Erano semiliberi: avevano una certa autonomia e potevano possedere ricchezze ma non avevano diritti politici.

Un'importante conseguenza del processo di urbanizzazione consiste nella trasformazione dei rapporti sociali tipici della cultura del villaggio basata sui rapporti famigliari ed il lavoro domestico. Si consolida progressivamente una stratificazione sociale che vede al suo apice la classe sacerdotale ed amministrativa poi quella degli artigiani specializzati dei laboratori (maestri e apprendisti) ed infine quella dei contadini (soggetti a tributi e

. Dopo un periodo di apprendistato, gli artisti e gli artigiani potevano avanzare di rango nel loro campo e venivano pagati con salari commisurati in rate annuali o trimestrali. I registri delle buste paga, sopravvissuti fino a oggi, testimoniano l'ampiezza del

Mestieri e mestieranti. In questa sezione sono esposte le insegne delle locande e delle botteghe degli artigiani, come quelle del tabaccaio, del barbiere, del farmacista, dell'orafo. Nelle vetrine inoltre sono in mostra gli strumenti da lavoro delle botteghe del

I carri prima di presentarsi al pubblico vengono sottoposti a un lavoro di messa a punto da parte di operai, scultori, artigiani e meccanici esperti nella lavorazione di vari materiali come legno, ferro ma soprattutto la

, era prevista la prova sul campo dei mezzi, per dare modo agli agricoltori di vedere direttamente in campo i trattori e le attrezzature che sarebbero poi andati ad acquistare dai rivenditori, concessionari e artigiani locali. Organizzata nel mese di marzo dall'ANGA, Associazione Nazionale Giovani Agricoltori di

. I fanti fondamentalmente riconoscevano il fatto che molti ufficiali e sottufficiali provenivano dalla piccola e media borghesia e che la partecipazione alla guerra di modesti operai e artigiani era considerevole; come scrisse

, cuore dell'industria bellica russa. Lisitsyn e i suoi due figli, lavorando nel tempo libero, progettarono come costruire in serie il samovar, un insolito oggetto finora realizzato singolarmente dagli artigiani nella regione degli

, furono dunque fabbricate giare e vasi, la cui fattura era simile ai bronzi rituali, per accompagnare i morti nelle loro tombe. Questi gres arcaici, leggermente tinti di ocra, mostrano numerose zebrature vetrificate. Questa nuova tecnica fu affinata dagli artigiani della provincia dello

Agonizzanti, Artigiani, Buona morte, Carpentieri, Contro le tentazioni carnali e sessuali, Ebanisti, Economi, Esiliati, Falegnami, Lavoratori, Moribondi, Operai, Padri di famiglia, Pionieri, Procuratori legali, Senzatetto.

Il lustro scaturiva dalla pellicola stessa, contenente nanoparticelle di argento e rame disperse in modo omogeneo nella matrice vetrosa della superficie di ceramica. Queste nanoparticelle erano create dagli artigiani mescolando

Il valore culturale di questi mestieri comincia a suscitare l'interesse degli abitanti e dello Stato, che investe, ancora timidamente secondo gli artigiani, in sistemi di esenzione fiscale e scuole specializzate.

Alcuni immigrati appena arrivati acquistarono delle fattorie e presero parte a questa ricchezza, ma molti poveri immigrati tedeschi e scozzesi-irlandesi furono costretti a lavorare come braccianti salariati. Anche mercanti e artigiani assunsero questi lavoratori senza dimora per il sistema interno di produzione di tessuti e altri beni. I mercanti spesso acquistavano

, metteva in contatto migliaia di commercianti, artigiani e scienziati specializzati con i consumatori che fossero interessati a sostenere produttori indipendenti, con lo scopo di bypassare le strutture della grande distribuzione. Il

la determinazione dei prezzi, che vengono stabiliti da soggetti forti (multinazionali, catene commerciali) indipendentemente dai costi di produzione che sono a carico di soggetti deboli (contadini, artigiani, emarginati);

), utilizzandolo come abito funebre, sono ancora numerosi gli esemplari relativamente antichi dell'abito di gala o di suoi elementi particolari, e molti sono anche gli esemplari che vengono confezionati ogni anno da artigiani specializzati delle varie aree

ci restano statuette in bronzo a fusione solida che rappresentano figure umane o animali (cavalli, buoi, cervi, uccelli, ecc.). Appartengono all'VIII secolo a.C. le figure in azione, i gruppi, i guerrieri all'assalto e gli aurighi, ma anche le figure di suonatori e di artigiani.

Nel XIII secolo numerosi artigiani vivevano in questo quartiere. Rue Neuve-Notre-Dame era nota in particolare per la presenza di molti negozi di libri, oltre che di rilegatori, miniaturisti e qualche pergameniere

In questo primo periodo nel campo si trovarono concentrati intellettuali, insegnanti, studenti, operai e artigiani; quindi tutti coloro che erano considerati potenziali oppositori e tra essi c'erano anche molti artisti che alla detenzione nel campo hanno dedicato molte delle loro opere. Sotto

A Novgorod esistevano due partiti: un partito filo-moscovita, costituito dal popolo minuto e dagli artigiani, che vedevano nella potente autocrazia moscovita un freno contro il potere dei boiari, che ormai controllavano con i mercanti l'operato della

(pulci), laddove sorgevano le attuali via Bava e via Napione. In misere e insalubri casette vi abitavano lavandai, barcaioli, artigiani e contadini. Tuttavia, i terreni paludosi risultavano anche fertili; nel

come strumento privato di ostentazione del potere acquisito. Le casate dei nuovi ricchi rinascimentali, con il loro desiderio di lusso e la ricerca dello splendore nelle loro dimore signorili, ebbero un ruolo fondamentale come committenti di quegli artisti e artigiani che diedero vita alla fioritura dell'

. La conoscenza di queste tecniche giungeva loro insieme agli artigiani e agli oggetti di lusso del Vicino Oriente, ma essi seppero perfezionarle padroneggiandole soprattutto nel VII e VI secolo a.C. I gioielli etruschi entravano a far parte dei corredi funerari e in questo modo sono giunti sino a noi.

Oggetti di straordinaria ricchezza e fattura sono stati rinvenuti nelle tombe Barberini e Bernardini di Palestrina e nella Regolini-Galassi di Caere. Un oggetto che doveva in particolar modo distinguere lo status del defunto in questi contesti tombali era il pettorale in lamina d'oro. Allo stesso ambito produttivo occorre riferire il vasellame in materiale prezioso, come anche gli oggetti in avorio. Si tratta di oggetti importati o fabbricati sul luogo da artigiani immigrati; uno dei principali luoghi di stanziamento per questo tipo di artigianato estero sembra essere stato Caere e qui come altrove, Vetulonia per esempio, possono essersi formati gli apprendisti etruschi.

Ingegneri militari: il termine indica l'insieme delle maestranze (artigiani, fabbri e carpentieri) che erano in possesso delle conoscenze tecniche per la realizzazione di castelli e macchine da guerra

la ricetta per la fabbricazione del vetro, in un'epoca in cui i veneziani avevano il monopolio di questa produzione a livello mondiale. La Serenissima giunse pertanto a far assassinare gli artigiani che avevano lavorato in Francia per paura che divulgassero la ricetta segreta per la fabbricazione degli specchi.

, nei pressi di el-Lashur) che ospitavano gli artigiani e, in genere, le maestranze preposte alla realizzazione e manutenzione delle tombe degli antichi Re. Si tratta, in questo caso, delle tombe della

istoriate medievali. Alcune vetrate ancora oggi presenti nella cattedrale sono databili a prima del XII secolo, realizzate in vetro (bianco o colorato) provenienti dalla Germania dove si trovavano all'epoca i migliori artigiani in questo campo.

Studenti giapponesi andarono a Bekje per apprendere l'educazione e la cultura, mentre architetti, scultori, artigiani vasai e altri immigranti provenienti da Baekje andarono in Giappone e contribuirono allo sviluppo della cultura locale, della religione e della tecnologia. Aiutarono a diffondere la scrittura con i caratteri cinesi, che in Giappone sono chiamati

Un altro problema fondamentale dell'Amerino era l'incertezza di un blocco sociale intermedio formato dai ceti proprietari contadini e artigiani. C'era notevole differenza tra emigranti italiani rassegnati alle difficile condizioni economiche dei loro luoghi di provenienza rispetto agli altri emigranti europei colti anche da desiderio di avventure: '

Le camere consolari, la camera dell'agricoltura, la camera dei mestieri e dell'artigianato e la camera di commercio e industria sono raggruppate in un ente pubblico; la camera dell'agricoltura, del commercio, dell'industria, dei mestieri e dell'artigianato (CACIMA di Saint-Pierre-et-Miquelon), gestita da artigiani, commercianti, agricoltori, imprenditori eletti da rappresentanti delle loro coetanei.

: all'interno di Palazzo Vittorio Veneto, custodisce gelosamente al suo interno una collezione di antichi strumenti artigianali appartenuti agli artigiani lissonesi, per la realizzazione delle componenti del mobile e dell'arredamento;

Intanto Scipione sovraintendeva tutto con eguale attenzione, ora recandosi a visitare la flotta e i cantieri navali, ora partecipando alle manovre terrestri delle legioni, ora dedicandosi ad ispezionare i lavori compiuti da una moltitudine di artigiani nelle officine, negli arsenali e nei cantieri.

offre anche nuovi gioielli, arte, artigianato e abbigliamento di artigiani e designer locali, oltre a cibo locale. Dall'inizio di aprile fino alla fine di novembre, i mercatini delle pulci si trovano presso la Bishop Loughlin Memorial High School di

. Tuttavia, gli abitanti di Negrar furono relativamente poco coinvolti in questo processo e piuttosto furono protagonisti di una migrazione stagionale in cui, muratori, artigiani e manovali, si recavano in

(letto di piume), al tempo considerati la migliore espressione della tecnica telaistica nella produzione mondiale. Per ovviare al problema delle frequenti rotture, alcuni artigiani iniziarono a sostituire, nelle loro

, una vera e propria categoria d'artigiani che producevano statuine della Sacra Famiglia e dei santi per i presepi, Antonio Branciforte ed Antonio Margioglio. Sul finire del secolo, questa tradizione, diffusa in tutte le classi sociali, assurge ad alti livelli artistici. Inizia la produzione di statuine in terracotta policroma di Giuseppe, Salvatore e Giacomo Bongiovanni ed in particolare Bongiovanni Vaccaro, le cui produzioni hanno avuto riconoscimenti e premi in tutta

. Ogni anno, centinaia di artigiani provenienti da tutto il mondo contribuiscono all'artigianato tradizionale milanese una piattaforma per beni di consumo fatti a mano, esponendoli pubblicamente (cibo, accessori, vestiti, gioielli, decori casalinghi, cosmetici, ecc..).

l'avvento della meccanizzazione permise il progresso economico del territorio e fece accantonare ad agricoltori ed artigiani gli strumenti che erano stati usati fino a quel momento. L'istituzione del museo ha permesso di recuperare, catalogare, restaurare, conservare e rendere fruibili tutti questi utensili in disuso

alimentare a disposizione, sarebbero stati in grado di mantenere anche un potere centrale con una classe militare e artigiani che producevano armi ottenute con migliori tecniche estrattive e migliori tecniche di forgia (ovvero ferro e acciaio).

all'interno del sistema educativo, eseguite da insegnanti o dirigenti scolastici sugli studenti (in passato anche dai maestri artigiani sugli apprendisti). Sono state dichiarate illegali in gran parte dell'

, incorporano elementi islamici, probabilmente creati da artigiani musulmani locali che lavoravano secondo le proprie tradizioni. Il soffitto della Cappella, con i suoi archi a volta in legno e le figure dorate, ha stretti parallelismi con gli edifici islamici di

), connessi all'importanza attribuita dalla cultura romana alla celebrazione dei riti funebri e all'elevato costo degli stessi, che spingeva le persone ad associarsi per condividerne le spese. Importanti erano anche i collegi di artigiani, medici, insegnanti, ecc. (

al tempo del dominio ottomano, soprattutto per ragioni economiche, politiche e sociali. La maggior parte di loro proveniva dal nord dell'Albania. In Bosnia ed Erzegovina vissero come pastori, agricoltori, artigiani, guardie di frontiera e presto si assimilarono alla gente del posto. Molti giovani

, ai magistrati dell'Arte dei Mercanti venne concesso il potere di stabilire ed imporre controlli sui prezzi e sui salari degli artigiani, con decisione autonoma riguardo l'imposizione di tariffe e multe, venne inoltre concesso un ruolo dominante nell'amministrazione della

. Palazzi e pagode per un centinaio di ufficiali vennero costruite ed il sepolcro fu riempito di rari artefatti e meravigliosi tesori. Artigiani vennero incaricati di realizzare balestre e frecce destinate a trafiggere chiunque tentasse di entrare nella tomba. Il mercurio, fatto scorrere tramite un sistema meccanizzato, venne utilizzato per simulare i cento fiumi, il

, si proibisce ai marinai e agli artigiani ugonotti di emigrare; nel giugno, si proibisce l'esercizio delle professioni di notaio, procuratore, assessore e ausiliario di giustizia; nel luglio si decide la confisca dei beni degli emigrati e in agosto si vietano le riunioni fuori dai templi. Nell'anno successivo si proibisce ai pastori la propaganda religiosa, pena l'espulsione e si rende obbligatorio riservare ai cattolici un luogo di frequenza nei templi protestanti, nel

derivava probabilmente da tecnologie orientali; i primi esempi di opere greche realizzate con questa tecnica e giunti sino a noi appartengono a questo periodo e provengono da Creta dove si erano stabiliti artigiani di origine orientale.

ed erano principalmente mercanti e cambiavalute. Gli europei erano mercanti, missionari cattolici, artisti e artigiani. Anche i soldati, di solito con esperienza in artiglieria, desideravano effettuare il viaggio dall'Europa in Persia.

, che si aggirano in cerca di una fonte di sopravvivenza, sia individui, di solito stranieri, che si presentano come indovini e falsi guaritori. Tra contadini poveri e piccoli artigiani in cerca di lavoro si insinuano

, per ricavare magazzini e botteghe che furono affittati ad artigiani e commercianti. Le volte del palazzo vescovile erano adibite a quell'uso ancora all'inizio del XX secolo, fino al restauro dell'edificio portato avanti da

A Marina di Vietri esistevano i mastri d'ascia, artigiani capaci di tagliare e sagomare il legno occorrente per realizzare le ordinate, le ossature delle cianciole, che venivano usate per la pesca. Altro tipo di imbarcazione era il

era scomparsa e gli artigiani erano divenuti tutti operai dei nuovi lanifici, tuttavia rimanevano ancora i telai domestici, a cui gli industriali facevano ricorso nei periodi di incremento della produzione e soprattutto durante i frequenti scioperi.

si intendono tutti gli oggetti, accessori e miniaturizzati, appositamente creati da artigiani specializzati, con l'utilizzo di vari materiali, come cuoio, rame, legno, vimini, ceramica, argento e oro, ferro, cordame, cera colorata. Queste

Deruta si distingue particolarmente nel variegato quanto complesso panorama della produzione di maioliche devozionali. Sin dal XVI secolo, gli artigiani derutesi hanno realizzato numerose formelle devozionali dedicate alla

fatta erigere negli anni trenta nei pressi del centro urbano e circondata da un ampio giardino. L'edificio si sviluppa su due piani e presenta particolari finestre a bifora e decorazioni in stucco e cemento realizzati da artigiani del luogo. All'interno sono disposte diciotto stanze di cui alcune col soffitto affrescato da Giuseppe A. Stillitano di

realizzati dai ragazzi e dagli artigiani di San Costantino e dei paesi limitrofi seguendo una tecnica semplice di realizzazione delle figure tramite l'utilizzo di carta e cartapesta. Tradizionalmente si svolge la domenica precedente il

Al contrario, nelle campagne, nelle regioni dove venivano rispettate le leggi di nazionalizzazione, alcuni piccoli proprietari, artigiani e commercianti si dichiaravano favorevoli alla piega presa dalla politica ungherese.

. La maggioranza degli abitanti italofoni era composta da piccoli artigiani, soprattutto tagliapietre, scalpellini e carpentieri, mestieri questi nei quali i curzolani e quelli di Petrara erano maestri e conosciuti ed apprezzati anche fuori dei confini della

con fondo ribassato, nei colori verde ramina e giallo ferraccia e con una rara aggiunta di cobalto e manganese. Vengono inoltre indicati materiali, forme, soggetti, scritte, luoghi di provenienza dei reperti e nomi degli artigiani, tra cui

. I primi professionisti furono artigiani che costruivano le mazze e gestori di percorsi che inoltre insegnavano il golf ai benestanti che potevano permettersi di giocare (i primi equipaggiamenti, fatti tutti a mano erano molto costosi) e giocavano alcune partite uno contro l'altro in cambio di piccoli compensi. Il primo torneo con vari partecipanti fu il

Il motivo per il quale gli artigiani pisani cominciarono a costituire compagnie lavorative potrebbe essere legato anche al nuovo sistema esattoriale e per non competere fra loro. Infatti, le imposte gravavano soprattutto sugli artigiani che avrebbero potuto fare concorrenza a quelli di

. In quell'anno Otto Robert Maier ha firmato il suo primo contratto d'autore, successivamente dichiarato l'atto di fondazione della casa editrice, e ha iniziato a pubblicare le cartelle di istruzioni per artigiani e architetti, con cui ben presto ottenne una base finanziaria solida. Il primo gioco da tavolo fu distribuito nel

), accanto al Museo della pesca; decine di artisti e artigiani vendono oggetti in legno, ceramica, tessuto, metallo e pietra. Inoltre sono venduti prodotti culinari della regione, mentre il programma culturale prevede musica regionale, teatro ed eventi per bambini.

Mentre sufficienti sono le informazioni su Bernoardo, non altrettanto numerose sono le notizie sugli artigiani al servizio suo e degli altri prelati dello stesso periodo: alcuni testi e dediche contenuti nei manoscritti fabbricati nell'

Si tratta di una costruzione a pianta circolare e a struttura piramidale formata da tre volumi cilindrici concentrici sovrapposti e digradanti, opera di artigiani sapienti e informati dei movimenti artistici che attraversavano l'

avevano una vita sociale attiva ed erano presenti nelle confraternite, proteggevano la compagnia del santo sacramento, patrocinavano artisti e artigiani nella creazione di oggetti religiosi e decorazioni per le chiese di rito latino di Costantinopoli e Galata.

Presepe Vivente (di interesse turistico Andaluso). Un evento che si svolge una sola volta all'anno nel periodo natalizio. Gli artigiani locali e le persone che adorano questa tradizione riescono a far rivivere le gesta della sacra famiglia in una rappresentazione vivente del presente.

per permettere ai figli dei contadini di essere istruiti, un negozio di generi alimentari e tabacchi, un sala da barba, un ambulatorio medico, una rivendita, botteghe per artigiani, un ristorante ed una fontana. Tra gli edifici istituzionali sorgevano il

Gli Illiri erano guerrieri famosi, secondo le fonti antiche. Erano conosciuti come artigiani e costruttori di navi abili in tempi antichi e controllarono gran parte del mare Adriatico e Ionio con le loro numerose navi da guerra. Gli Illiri avevano armi efficaci come la

Nessun edificio poteva essere distrutto, a meno che non ci si impegnasse, versando un deposito di denaro a costruirne uno migliore. Per le nuove costruzioni o le ristrutturazioni era d'obbligo mettersi d'accordo con i confinanti, soprattutto per quello che riguardava le recinzioni, i muri, il fossato, la cloaca, il pozzo, le finestre e la lattrina. Non si poteva occupare il suolo pubblico senza autorizzazione; soprattutto gli artigiani non potevano sistemare tavoli, banche, e cassoni nelle strade e nei portici.




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Ultimo aggiornamento pagina:

05 Gennaio 2022

14:13:51