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Frasi che contengono la parola apostoli

, rendendone inevitabile un rifacimento. La scelta cadde sul Buonarroti, nonostante la sua scarsa esperienza con la tecnica dell'affresco, per tenerlo occupato con una grande impresa. Dopo alcune esitazioni venne elaborato un primo progetto, con figure di apostoli sui peducci e quadrature architettoniche, arricchito presto con le

Una possibile armonizzazione delle narrazioni evangeliche ipotizza una prima chiamata di Giovanni e degli altri futuri apostoli presso Betania, quindi il loro ritorno in Galilea, quindi la definitiva chiamata presso il Mare di Galilea.

La basilica di San Giovanni ha cinque navate. Mentre quella centrale ha il soffitto a cassettoni e le due limitrofe a piccole cupolette, le navatelle estreme hanno il soffitto piatto e sono divise in campate quadrate e rettangolari da lesene. Nella navata centrale, in alcune nicchie ricavate nei pilastri, si trovano le statue dei dodici Apostoli, inserite nella basilica con gli interventi del Borromini, opere di vari artisti tra cui

Arangiara prende il suo nome da antiche piantagioni di aranceti, sorge su un territorio abbastanza scosceso contiguo a quello del centro abitato. Qui sono presenti il maggiore numero di chiese come l'Abbazia di Santa Maria e i XII apostoli, la Chiesa del Rosario e la Chiesa del Carmine che nasce sopra una zona collinare.

, come poi successivamente indicato dalla Chiesa cattolica. I santi quindi erano tutti i seguaci di Cristo (apostoli e discepoli). Gente fisicamente e spiritualmente viva che si sforzava di seguire Cristo e le scritture.

Gli studiosi non cristiani considerano l'evento come inspiegabile dato che le documentazioni non cristiane attestano la stessa cosa: il sepolcro era vuoto ma era continuamente pattugliato da soldati romani e guardie del tempio che volevano evitare la notizia della risurrezione. I documenti non cristiani sono contemporanei e coerenti con quelli cristiani. Gli stessi ebrei, nemici degli apostoli, ammisero la natura vuota del sepolcro. Alcuni esegeti cristiani considerano la risurrezione, come anche gli altri aspetti soprannaturali dei vangeli (

allo scopo di evitare pellegrinaggi da parte dei seguaci e quindi possibili disordini. Il giovane vestito di bianco visto dalle donne non sarebbe stato un angelo ma un incaricato dei sacerdoti, che aveva il compito di riferire loro un messaggio che convincesse gli Apostoli a ritornare in Galilea

vi sono raffigurati, attorno al Cristo nell'aurea ovale di luce (l'amigdala di tradizione paleocristiana e bizantina), gli apostoli Pietro (con le braccia alzate), Giacomo e Giovanni (vestiti di bianco) e i profeti

, dando concreto significato al principio dell'obbligo di residenza dei vescovi e della loro dipendenza dal Papa, ribadito sin dalla prima fase del Concilio. Tutti i patriarchi e vescovi, dopo la consacrazione, si dovevano impegnare a recarsi nell'Urbe, innanzitutto per visitare le tombe degli Apostoli Pietro e Paolo, indi per rappresentare alla Santa Sede la situazione della propria diocesi. Se un prelato non avesse potuto recarsi a Roma personalmente, avrebbe inviato un suo rappresentante

, su quelli argento il Padre Nostro e su quelli azzurri le Ave Maria. Il Padre Nostro e il Credo (degli apostoli) sono recitati alla fine di ciascuna decina. Alla fine della sesta e ultima decina, sui grani che collegano la corona al

scelto per introdurre le Sacre Letture o altri punti specifici della Divina Liturgia o dell'Ufficio divino. Possono esservi fino a tre letture degli apostoli, ma possono essere cantati al massimo due

Jang ampat Evangelia ... daan Berboatan derri jang Apostoli bersacti, bersalin dallam bassa Malayo. That is, The Four Gospels ... and the Acts of the Holy Apostles, translated into the Malayan tongue.

per tutti gli uomini e gli stessi angeli. I Corinzi potevano considerarsi privilegiati rispetto agli apostoli che soffrivano per i maltrattamenti dei non credenti. Sofferenza che nonostante tutto veniva sopportata con fede:

, dando vita ad un dibattito teologico abbastanza ampio. A partire dall'esempio di Stefano, numerosi sono stati i martiri in nome di Cristo, ma un senso di elezione distingue i primi martiri: Stefano stesso fu scelto dai dodici apostoli, insieme ad altri sei, come

. I tre agnelli, che si trovano spostati un po' verso il basso, proprio all'inizio della zona verde, con il muso rivolto verso la croce gemmata, simboleggiano gli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni: siamo chiaramente di fronte alla rappresentazione della

Gli apostoli, fra cui Giuda con i trenta denari nel sacchetto; Cristo catturato e legato; molti soldati cum fustibus et lanternino; uno che porta la mano di Malco; un angelo con in mano un calice e una croce.

Le pareti interne della chiesa vennero interamente ricoperte da affreschi secondo un programma iconografico organico, legato alla corrispondenza tra le storie dell'Antico, del Nuovo Testamento e degli Atti degli Apostoli in concordanza con le storie di san Francesco, in modo da codificarne la figura secondo l'interpretazione data da

Sotto il pomello si trova una striscia con i nomi degli apostoli, sotto una banda con campi trapezoidali, che intercalano mezze figure di apostoli in smalto con filigrane triangolari riempite di pietre preziose opportunamente ordinate. Sotto questi campi si trova una banda con grandi pietre a taglio tipo

Festa patronale dei santi apostoli Filippo e Giacomo, il primo maggio. Si celebra con una solenne processione nella quale viene trasportato, oltre la reliquia dei santi, lo stendardo dei santi patroni.

. Giunto a Lucera, avrebbe fatto edificare due chiese: la tradizione locale pretende che siano l'una quella dedicata a San Giacomo Maggiore Apostolo o ai Santi Apostoli Filippo e Giacomo Maggiore (collocata secondo alcuni storiografi nella zona dell'attuale chiesa parrocchiale di S. Giacomo)

protetta da una grata). Rinchiusi nella segreta, assieme ad altri seguaci, i due apostoli avrebbero fatto scaturire miracolosamente una polla d'acqua e sarebbero riusciti a convertire e battezzare i custodi delle carceri,

Replicationem illam in epistola lohannis: et tres sunt qui testimonium dant, pater et verbum et spiritus beatus Hieronimus ratam esse astruit; beatus vero Augustinus ex apostoli sententia et ex grece linguae auctoritate demendam esse prescribit.

, che si distingue nell'assemblea dei discepoli, forse a causa dell'importanza del suo culto a Roma. Il repertorio si arricchisce ancora nel corso del IV secolo, con scene dalle vite degli apostoli Pietro e

. Nelle nicchie lungo le pareti del catino absidale sono collocate dieci delle dodici statue raffiguranti gli Apostoli - sormontate dai rispettivi angeli portacorona - e alla base, il teatrino corrispondente, sculture di

Un altro ritrovamento eccezionale sono dieci placche a rilievo con le immagini di Cristo, della Vergine Maria e degli apostoli: si tratta di immagini molto rare, a causa della distruzione delle raffigurazioni umane durante l'

), ai due Apostoli fu ordinato di sacrificare nel Tempio del Sole al sole e alla luna, ma essi risposero che il sole e la luna erano solamente creature del Dio che essi annunziavano; cacciarono dagli idoli i demoni, che vi soggiornavano, e, fra ululati e orrende bestemmie, se ne scapparono due figure nere e terrificanti; allora i sacerdoti e il popolo si precipitarono sui due Apostoli; i due furono uccisi da sassate, lance e colpi di mazza, e per questo l'arte mette in mano all'apostolo Giuda una pesante mazza o una lancia. In particolare, dopo essere stato trafitto da lance e mazze, Giuda Taddeo sarebbe stato finito con un colpo d'ascia sulla testa

: nell'antico feudo normanno di Pancaldo. Oggi Borgo di S. Giovanni frazione di S. Lucia del Mela, incastonata nel palazzo baronale si trova l'antica chiesetta dedicata agli Apostoli Pietro e Paolo ed al Battista raffigurati sulla pregevole tela dell'altare maggiore. Una lapide ricorda che la chiesa venne rifatta nel

Nella parte finale della navata di destra si trova anche una piccola cappella un tempo utilizzata come sacrestia che oggi viene utilizzata come luogo di ritrovo spirituale, mentre tutto attorno alle mura della chiesa si trovano i ritratti dei dodici apostoli, opere realizzate da una serie di pittori abbiatensi in occasione del

. Alcuni documenti dell'Archivio Patriarcale di Venezia recentemente pubblicati provano che le icone erano originariamente quindici, con il Cristo affiancato dagli apostoli, Santo Stefano e San Michele

, seguiva le attuali vie delle Tre Cannelle e di Sant'Eufemia, piazza dei Santi Apostoli, via di San Marcello, piazza dell'Oratorio, via di Santa Maria in Via (tratto oggi interrotto dalla Galleria Sciarra), piazza San Claudio, piazza San Silvestro, via del Gambero, e si riconduceva quindi sull'antica via Flaminia all'altezza della chiesa di

,attorniata dagli apostoli, che trasfigura la morte della madre di Cristo in un sonno transitorio immune dalla morte, possiamo affermare che nella chiesa del Rogato, vi sia stato, nel corso di un millennio, un avvicendamento di culti, da quello ortodosso dei monaci basiliani a quello occidentale, con implicazioni sociali e storiche da studiare

da un artista noto come Maestro di San Domenico. Sulle due pareti laterali e su quella centrale, nel registro inferiore, sono rappresentati i dodici apostoli mentre nelle lunette, da sinistra a destra, sono rappresentati: la

- divise ancora in due classi a seconda del maggiore o minor numero di testimonianze a loro favore - e le apocrife. Tra le contestate a vario titolo, finiscono per lui l'epistola di Giacomo, di Giuda, di Barnaba, la II di Pietro, la II e la III di Giovanni, le apocalissi di Giovanni e di Pietro, gli Atti di Paolo, il Pastore di Erma, la dottrina degli Apostoli e il vangelo degli Ebrei.

Interessanti sono l'abside poligonale di tipo ravennate e il ciclo di affreschi che ne decora le pareti interne (l'Annunciazione e l'Eterno Padre sulla parete dell'arco trionfale e un fregio con i dodici Apostoli che si sviluppa sotto la linea delle travature) attribuiti a un pittore vicentino dei primi decenni del XVI secolo (

, e furono dipinti il re Stefano Milutin con i suoi dignitari e l'arcivescovo Sava III con il clero mentre offrono doni alla chiesa. Sugli intradossi dell'arco d'accesso alla galleria, sono ritratti gli Apostoli

. Incoraggiato da queste creature, Grifis sacrifica i suoi soldati alla progenie demoniaca degli Apostoli, in un banchetto di morte chiamato Eclisse, per poter rinascere come quinto membro della Mano di Dio, Phemt. Soltanto Gatsu e Caska riescono a sfuggire alla catastrofe grazie all'intervento del

, che decidono di sostenerlo nella sua missione. Grifis intanto rinasce nella sua forma fisica e, grazie al supporto di numerosi Apostoli, crea una nuova Squadra dei Falchi per combattere l'esercito Kushan che ha invaso le Midlands. Lo scontro finale tra Grifis e l'imperatore

La nube che lo circonda sembra spirare un forte vento che agita le vesti dei profeti e schiaccia i tre apostoli sulla piattaforma montuosa, mentre in basso una luce cruda e incidente, alternata a ombre profonde, rivela un concitato protendersi di braccia e mani, col fulcro visivo spostato a destra, sulla figura dell'ossesso, bilanciato dai rimandi, altrettanto numerosi, verso la miracolosa apparizione superiore. Qui i volti sono fortemente caratterizzati e legati a moti di stupore, sull'esempio di

). Gli Apostoli sono attorno al tavolo, con Giuda separato dagli altri, e la composizione dello sfondo accentua un moto curvilinea che culmina al centro, nella figura di Cristo. Un'iscrizione latina ricorda il complesso momento storico-religioso, alla vigilia del

. Realizzato ad olio su tela mostra uno sfondo scuro e gli apostoli disposti quasi in cerchio, sebbene Giuda sia ancora separato dagli altri. Ai lati si vedono due servitori e in basso un gatto. Somigliante per alcuni aspetti al cenacolo dello

, polittico, ovvero una macchina con sculture marmoree, lignee e dipinti, di cui si conserva la predella con gli Apostoli custodita in sagrestia e due scomparti superstiti raffiguranti San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista documentate nel

. La tavola mostra la scena di Cristo, al centro della stanza davanti al tavolo eucaristico, che si appresta a dare la comunione ai dodici apostoli disposti attorno a lui a semicerchio, nove a sinistra e tre a destra. La scena, come tipico della

Le differenze sono rilevanti rispetto alle interpretazioni che vogliono Giacomo e altri apostoli coinvolti con Esseni, Zeloti e altri gruppi, protagonisti di ribellioni nella Giudea di quel tempo, in altri passi contestate da Flavio Giuseppe.

Dono et offero et pro pnti cartula offertionis proprietario jure jam noitas res in eadem cartula totas ibidem ad habendum confirmo sub cura et providentia jam dicti pastoris et predicti monasterij sancti thome apostoli siti aquenigre et absq. Diminutione omn. Rer. predictar. Positar. In jam dicto hospitali et tam datis q. daturis ita ut nemini in feudo vel alicui beneficio dentur seu iniq. Locentur sed assidue et quottidianos usus pauperum et elimosinas impendendas egenis et oibus pro deo ibi q. manu petentib. Maneant integre eidem hospitali q. est venerabilis locus et si evenerit, ut aliqs ex pastorib. Prenoiati monasterij contra hoc fecerit dico pnoinatum hospitale cum predictis rebus Romane Sancte Ecclesie pro rimedio anc mee et omn, xtianor. Deo confitentium et pntetia agentium

Quando vi era un'occorrenza liturgica (sovrapposizione di due feste in uno stesso giorno, delle quali quella non prevalente avesse Vangelo proprio; avevano Vangelo considerato proprio le domeniche, le ferie speciali, le vigilie, le feste della Madonna, degli Apostoli, degli Angeli, del Battista, di Santa Maria Maddalena e di Santa Marta.

, per amore di Dio, della Santa Chiesa romana e del signor papa Callisto e per la salvezza dell'anima mia, rimetto a Dio, ai santi apostoli di Dio, Pietro e Paolo, ed alla Santa Chiesa cattolica ogni

Decisi a proclamare adesso la buona novella a tutti i popoli, gli apostoli si dividono, chi si reca in Persia, chi in Siria, chi in Egitto, chi in Grecia, e il fratello di Pietro, Andrea, addirittura in Scozia, fuori dall'Impero romano. Paolo decide di evangelizzare

circa e fu dedicata ai Santi Apostoli, di cui vennero deposte alcune reliquie; contestualmente fu consacrato un vescovo, di cui non si conosce il nome, che gli storici ritengono essere il primo vescovo diocesano,

, di Francesco M. Emanuele e Gaetani, Marchese di Villabianca, Signore del Castello di Mazara e della Baronia della Merca - stampato a Palermo MDCCLIV - nella Stamperia de' Santi Apostoli, in piazza Vigliena, per Pietro Bentivenga;

strettamente connesso all'ideale di una vita povera di predicatore itinerante, conforme all'esempio offerto da Cristo e dai suoi apostoli. Questi criticavano la Chiesa del tempo, rea di occuparsi troppo delle materie terrene e di aver abbandonato gli ideali spirituali evangelici. Sorsero quindi gruppi che basavano le loro credenze e pratiche sui Vangeli piuttosto che sui

incorniciate in riquadri, distribuite per tutto il perimetro dell'edificio. I dipinti rilevano una conoscenza della cultura bizantina e classica, ma il motivo delle croci inscritte nei medaglioni, ricorda le sculture degli Apostoli della

Questi apostoli, queste emblematiche figure, tanto vicine a Lui, sono i nostri Santi: sant'Agnelli, san Pirelli, san Costa... san Giovanni Borghi, san Marzotto dei Filati, san Felice Riva di Vallesusa... martire

Chiese di San Biagio, di San Salvatore, dei Santi Apostoli, di Santa Maria della Misericordia, della Vergine Immacolata, di San Salvatore, di Santa Caterina: erano tutte antiche chiese ubicate nel borgo di

Quod si fortasse ipse agere non potes, quia ad aliud occuparis, salutans peto, ut hominibus nostris quos illuc transmisimus, fratri scilicet et aepiscopo meo Felici filioque meo Ciriaco servo dei solatiari in omnibus debes, ut dum eorum labores adiuvas, devotionem tuam omnipotenti domino ostendas, et ipse tibi in bonis actibus adiutor siti cuius tu in bono opere famulis solatiaris, benedictionem vero Sancti Petri Apostoli per eos vobis trasmisimus, quam peto ut debeatis benigne suscipere

. A differenza della scena precedente, qui si sono in parte conservati i decori a secco delle pareti. Le vesti degli apostoli creano un colorato insieme di tinte pastello (i colori sono i medesimi per ciascuno nelle altre scene, in modo da renderli riconoscibili a colpo d'occhio), con un uso della luce che amplifica il senso di

In precedenza il momento della salita al cielo di Maria era stato presentato dai pittori come una scena in divenire, presenti gli Apostoli raccolti in basso attorno alla tomba vuota mentre la Vergine ascende in una gloria di angeli: per un importante precedente bolognese si veda l'

. L'affresco rappresenta l'Assunzione di Maria, dipinta con colori luminosi e un'atmosfera rarefatta e di leggerezza. La Vergine, adagiata su una nuvola e trasportata dagli angeli, lascia la terra e gli apostoli la guardano sbigottiti, incapaci di spiegarsi la portata dell'evento

: dell'edificio originario sono rimasti esclusivamente i muri perimetrali, la porta laterale e alcuni altari. La facciata si presenta semplice e lineare, caratterizzata da due nicchie con le statue degli apostoli

Non ho trovato nella S.E. nessun dato certo che possa confermare questa affermazione, oppure, si deve pensare, che gli altri discepoli e apostoli citati da Eusebio avessero meno onore; nessuno di loro viene chiamato fratello.

Devono essere fedelmente ricevuti e creduti il Credo niceno e quello che viene comunemente chiamato il Credo degli apostoli, dato che possono essere provati con certissime prove della sacra Scrittura.




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Ultimo aggiornamento pagina:

11 Gennaio 2022

23:05:52