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Frasi che contengono la parola attila

All'epoca dell'ambasceria di Olimpiodoro, gli Unni erano governati da molti re, ma nel giro di vent'anni, probabilmente attraverso lotte violente, il comando fu unificato sotto il comando di un unico re: Attila.

c'era un dipinto in cui erano raffigurati i Cesari seduti in trono e ai loro piedi i principi sciti; Attila, colpito dal dipinto, lo fece modificare: i Cesari vennero raffigurati nell'atto di vuotare supplici borse d'oro davanti al trono dello stesso Attila

Da allora in poi i rapporti dei Visigoti con l'Impero furono ambigui: se in taluni casi accettarono di assisterlo nelle campagne militari contro altri barbari (per esempio contro i Vandali, gli Svevi e Attila), altre volte seguirono una politica ostile ad esso, aggredendo i territori limitrofi imperiali nel tentativo di espandere la propria sfera di influenza. Fu solo con l'ascesa al trono di

fecero di nuovo la loro comparsa sui confini dell'impero sanciti con il trattato aggredendo i mercanti sulla sponda settentrionale del Danubio. Attila e Bleda minacciarono una nuova guerra, asserendo che i Romani non avevano rispettato gli accordi presi e che il

Seguendo le usanze unne, Attila chiese ai suoi indovini di esaminare le interiora di una vittima sacrificale durante la notte precedente alla battaglia. Questi predissero che il disastro incombeva sugli Unni, ma che d'altro canto uno dei capi dei loro nemici sarebbe caduto nella battaglia. Interpretando questo vaticinio come un auspicio della morte di Flavio Ezio, Attila decise di affrontare il rischio di una sconfitta pur di vedere morto il suo nemico, e diede l'ordine di disporsi alla battaglia, ma decise di ritardarne l'inizio fino al pomeriggio (nona ora) in modo che il tramonto imminente limitasse i danni in caso di sconfitta (

). Attila ammira l'audacia di Odabella, e le chiede cosa voglia. Odabella rivuole la sua spada, e Attila le porge la sua, e lei, ricevuta la spada, pensa di vendicare il padre e la famiglia uccidendolo con essa. Entra il generale romano Ezio, antico avversario di Attila e da lui ammirato, che gli propone di dominare il mondo ma di lasciare a lui l'Italia (

. Nello stesso anno, Attila ritorna per sostituire Maniac alla voce, uscito a causa di problemi con l'alcolismo, indotto da una neonata forma di ansia da prestazione (che incise negativamente anche sullo stile vocale del cantante)

nei cartoni animati era il gatto Megalo, mentre nelle favole raccontate con il pupazzo era il gatto Attila. Raramente sul piccolo schermo - ma ripetutamente evocato - era invece il nonno Teodoro, tutte le volte infatti che il personaggio enunciava un proverbio lo faceva precedere da uno squillante

un religioso chiede al suo superiore, Padre Armand, notizie su un teschio infisso su una picca che si trova nella cappella della chiesa; per questo il monaco racconta la storia di Attila e di come lo conobbe. Le vicende del re degli

Interpreti: Orlin Anastassov/Michele Pertusi (Attila), Marco Vratogna/Leo Nucci (Ezio), Elena Pankratova/Lucrecia Garcia (Odabella), Fabio Sartori (Foresto), Gianluca Floris (Uldino), Ernesto Panariello (Leone).

aveva occupato le regioni tra il Danubio e il Dniester, dove furono governati da due dei figli di Attila. Nel corso dei regni di Leone e Zenone, essi talvolta invadevano le province romane e talvolta fornivano ausiliari alle armate romane. Essi furono tenuti sotto controllo dai




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Ultimo aggiornamento pagina:

25 Dicembre 2021

09:13:25