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Frasi che contengono la parola agata
, quella che sostiene la statua di Sant'Agata in Piazza dei Martiri, tre assi viari (due si incrociano ortogonalmente al Monastero dei Benedettini dove sono stati trovati ancora basolati, oggi allo scoperto), una strada che conduceva in antico dal Teatro all'Anfiteatro corrispondente all'attuale
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, tuttora considerato la principale porta di accesso della Thailandia Centrale verso la Birmania e l'India. A Ban Don Ta Phet sono stati trovati raffinati oggetti funerari in ferro, bronzo, vetro, agata e cornalina, ritenuti la prima testimonianza dell'introduzione del
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dei canonici della cattedrale, che, fin dalla fondazione della diocesi, era costituito dai monaci benedettini della vicina abbazia di Sant'Agata. Il clero secolare, vistosi espropriato dagli uffici connessi al capitolo, ottenne da
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Enciclopedia italiana, III (Via Appia), VI e Appendice I (Benevento), VIII (Campania: Arte, preistoria, vasi campani; caudio), XXIV (Arte neoclassica: F. Caggiano) XXVI (Pitone; Paleografia latina: scrittura beneventana), XXVII (battenti delle porte), XXX (Arte romanica; Saticula, S. Agata dei Goti; Telese) Appendice II (Piccinato)
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D'oro, all'effigie di sant'Agata, il viso, il volo, le mani di carnagione, cappelluta di nero, aureolata di nero, tenente con la mano destra il piatto di nero con i due seni di carnagione, con la mano sinistra la palma del martirio, di verde, posta in sbarra, la Santa vestita d'azzurro, ammantata di rosso, sostenuta dalla pianura diminuita, di verde
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I maggiorenti castigliani, tra cui il Cid Campeador, dopo aver tolto l'assedio a Zamora pretesero che Alfonso VI giurasse la sua innocenza in pubblico, sul sagrato della chiesa di Santa Gadea (dedicata a Sant'Agata) di Burgos, e riconobbero come re di Castiglia Alfonso VI, che divenne in tal modo il sovrano di
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per le colonne ed il sarcofago, agata per gli sfondi, le cui venature naturali sono abilmente sfruttate per esaltare la croce di diamanti e le finiture in oro, rubini nel coronamento e nelle palle medicee dello stemma, cammei con le immagini della Vergine, di san Giovanni e di Giona nella base, mentre le minuscole teste di cherubini che circondano il Padre Eterno sono scolpiti in granata.
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: la parrocchia di San Patrignano vescovo a Pereto, la parrocchia di San Michele Arcangelo a Petrella Guidi, la parrocchia di San Donato martire a San Donato, la parrocchia di Santa Flora a Sapigno e la parrocchia di Sant'Agata nel centro storico del comune.
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). Grazie a questo controllo, e quindi a questa sicurezza, si formarono due arroccamenti: le Cortine del Cerro, protette dalla collina di Chiancarola e le Cortine di Sant'Agata, protette da Castelluccia
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fu emanato il Regolamento di polizia rurale e urbana, il primo da quando Sant'Agata era entrata nel Regno d'Italia. Tra le nuove norme, il divieto di fare il bagno nel fiume, abitudine di molti santagatesi dell'epoca
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, alla confluenza del rio Noce ma comprendente anche il Borgo Incrociati. Quest'ultimo situato sulla sponda destra del torrente e collegato al resto del quartiere dal ponte Castelfidardo, che in epoca recente ha sostituito l'antico ponte di Sant'Agata, oggi diroccato a seguito dell'
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In occasione della festa di Sant'Agata, la prima domenica di febbraio nel quartiere si tiene una grande fiera di merci varie, molto frequentata dai genovesi. Se oggi vi partecipano soprattutto banchi ambulanti di prodotti alimentari, biancheria e oggetti per la casa, un tempo la fiera era anche un grande mercato agricolo e zootecnico. Le origini di questo periodico mercato all'aperto risalgono a tempi lontani, quando la zona era un punto di incontro di mercanti appena fuori delle mura cittadine.
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(Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant'Agata Feltria e Talamello), all'epoca inseriti nella provincia di Pesaro-Urbino. Tutte le consultazioni ebbero esito positivo. In attuazione dell'esito dei referendum, i sette comuni passarono dalla provincia di Pesaro e Urbino, e quindi dalla regione
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nei pressi di Pantaleo. Un'altra testimonianza romana era la chiesa di Sant'Agata, edificata sui resti di un tempio romano, di cui oggi si conserva qualche limitata traccia (un capitello in stile corinzio ed una lapide con epigrafe latina).
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, quella che sostiene la statua di Sant'Agata in Piazza dei Martiri, tre assi viari (due si incrociano ortogonalmente al Monastero dei Benedettini dove sono stati trovati ancora basolati, successivamente allo scoperto), una strada che conduceva in antico dal Teatro all'Anfiteatro corrispondente all'attuale
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. Vetri intatti, fra i quali un pezzo unico, una bottiglia mercuriale proveniente da Sant'Agata e firmata M.S. Custodito. Nei pressi del comune si trova una lastra bianca, probabilmente risalente al I secolo a.C., restaurata con un
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furono gli abitanti di Sant'Agata, Fagna, San Giovanni Maggiore e Ferrone. Non molto diverso fu poi l'epilogo sul fronte orientale dove, dopo aver diroccato i castelli di Ampinana, Gattaia, Filiccione e Montesassi appartenuti alla famiglia dei Conti Guidi, la repubblica Fiorentina decise di fortificare nel
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- Centro Polivalente - Sant'Agata. Ambientazioni e personaggi in movimento ideati e realizzati da Leprino, al secolo Faliero Lepri, che con i suoi automi fa rivivere Sant'Agata di quando era bambino.
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Il nucleo originale originale del suo abitato, il cui impianto risale al XVIII secolo, si sviluppa nella zona ovest del territorio, lungo la Via Etnea, che rappresenta la strada principale, il cui percorso inizia nella parte sudest al confine con Sant'Agata li Battiati e il quartiere catanese di
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, Caterina, Placida e Margherita. Queste ultime tre figlie femmine del Principe di Leonforte, si diedero alla vita religiosa ed entrarono nel monastero delle Stimmate di San Francesco di Palermo con i nomi di suor Placida Caterina, suor Agata Rosalia, suor Caterina Giuseppa.
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, e di Caterina Zefirina Salviati. Suoi fratelli e sorelle erano Maria Vittoria, Filippo, Lorenzo, Pietro Pamfilio, Francesco Giuseppe, Giovanni Battista, Maria Isabella, Pamfilio, Maria Felicita, Maria Teresa, Lucrezia, Agata, Federico e Chiara. Suo prozio era il cardinale
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; questo in quanto si era saputo che le colonne garibaldine avevano preso la via dei monti; successivamente gli uomini del Dusmet venivano nuovamente spostati in piazza Duomo, lasciando una sola compagnia di presidio presso il Sant'Agata e il Gallotti chiedeva intanto al generale
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la dominazione longobarda si concluse nelle terre del Sannio ma gli ultimi gastaldi indipendenti che avevano coltivato prudentemente buoni rapporti con i Bizantini, alleandosi con questi, riuscirono a mantenere il potere agendo in maniera autonoma: tra questi furono i gastaldi di Sant'Agata.(Rainone, pagg. XXXV - XXXVI)
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a seconda della stagione animata, sul quale vola stando in piedi, usandolo come mezzo di trasporto veloce come fanno i Puffi con la cicogna Bianca. Agata spesso maltratta il suo uccello proprio come Gargamella fa spesso con il suo gatto Birba. Agata si crede molto bella e spesso si innamora e vuole sposare principi o altri uomini, ma senza riuscirci mai. Come Gargamella, Agata non ama molto l'igiene personale:
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(Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant'Agata Feltria e Talamello), all'epoca inseriti nella provincia di Pesaro-Urbino. Tutte le consultazioni ebbero esito positivo. In attuazione dell'esito dei referendum i sette comuni passarono dalla provincia di Pesaro e Urbino, e quindi dalla regione
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Vol. XIX Chiese suffraganee della metropolitana di Benevento. Alife.Ariano. Ascoli. Cerignola. Ardona. Avellino. Frigento. Acqua Putrida. Eclana ossia Quintodecimo. Bojano. Bovino. Larino. Lucera o Nocera de' Pagani. Farentino. Tortiboli. Monte Corvino. Volturaria. Sant'Agata dei Goti. San Severo Dragonara. Telese. Termoli. Guardia Alferia. Napoli e le sue suffraganee. Cuma Acerra. Ischia. Nola. Pozzuoli. Sorrento e le sue suffraganee. Massa Lubrese. Vico Equense. Capri. Castellamare o Stabia (
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, Francesco Vanaria, rese ai magistrati dichiarazioni sul caso Fava, accusando il boss Marcello D'Agata (uno dei fedelissimi di Santapaola) di essere l'assassino ma nemmeno lui venne considerato attendibile
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Intanto al castello Belle fa cambiare carattere alla Bestia aprendolo al mondo esterno con dolcezza e pazienza. Dopo aver trascorso giorni insieme e aver ballato romanticamente, la ragazza, grazie a un libro magico che la maga Agata ha lasciato alla Bestia, si teletrasporta nella casa in cui suo padre e sua madre vivevano quando lei era appena nata, a
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Personaggi presenti nell'episodio: Agata, Harold l'avvoltoio, Inventore, Golosone, Puffetta, Pigrone, Brontolone, Grande Puffo, Quattrocchi, Bianca la cicogna, Baby Puffo, Forzuto, Burlone, Tontolone, Stonato, Segugio, Pittore, Vanitoso, Poeta, Sarto, Gargamella, Birba
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Personaggi presenti nell'episodio: Madre Natura, Tontolone, Quattrocchi, Golosone, Burlone, Grande Puffo, Gargamella, Birba, Agata, Harold l'avvoltoio, Pigrone, Puffetta, Baby Puffo, Sognatore, Contadino, Inventore, Forzuto, Brontolone, Padre Tempo, Vanitoso, Sciattoso
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Basiano, Bellinzago, Bisentrate, Bornago, Busnago, Bussero, Cambiago, Cassano d'Adda, Cassina de' Pecchi, Cavaione, Cernusco Asinario, Colnago, Concesa, Cornate, Cornegliano, Gessate, Gorgonzola, Grezzago, Groppello, Inzago, Masate, Melzo, Pessano, Porto, Pozzo, Pozzuolo, Roncello, Sant'Agata, San Pedrino, Trecella, Trezzano, Trezzo, Truccazzano, Vaprio, Vignate
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, amica di Gaia. Frequenta altre classi o altre scuole e considera Gaia come un'appendice della sua amicizia con Agata. Si toglie la vita dopo vicende molto torbide, ma Gaia non viene a patti con questo lutto.
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Capriglia, Ospedaletto d'Alpinolo, Pietra Stornina, S. Angelo a Scala, Summonte, Serino, S. Agata di Sotto, Solofra, S. Michele di Serino, Lapio, S. Lucia di Larino, Sorbo di Serpico, Aiello del Sabato, Manicalciati, Atripalda, Cesinale, Montefredane, S. Stefano del Sole, Tavernola S. Felice, Candida, Chiusano di S. Domenico, Parolise, S. Potito Ultra, Montefalcione, Montemiletto, Pratola Serra, Chianche, Torre le Nocelle, Altavilla Irpina, Grottolella , Roccabascerana, Chianchetelle, Montefusco, Preturo, Pietra de' Fusi, Prato pi Principato Ultra, S. Paolina, S. Pietro Indelicato, Torrioni, Tufo, S. Martino Valle Caudina, Rotondi, Cervinara
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Catania, Gravina di Catania , Mascalucia, Misterbianco, Nicolosi, Pedara, S. Gregorio di Catania, S. Giovanni di Galermo, Vialgrande, S. Giovanni la Punta, Tremestieri, S. Agata Battiati, Trecastagni, Zafferana Etnea
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si assiste ad un cambiamento del programma decorativo iniziale: nell'ordine superiore, che in origine avrebbe dovuto ospitare le statue dei sovrani, vengono sistemate le statue delle quattro sante vergini palermitane: Santa Cristina, Santa Ninfa, Sant'Oliva e Sant'Agata. Dei quattro simulacri regali, previsti originariamente in bronzo, da
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Olio, ottimo ed abbondante, vino, frutta (mele e ciliegie in special modo), ortaggi, cereali e legumi. Le campagne di Sant' Agata offrono molti centri agrituristici, ben tenuti e ben funzionanti. Nel centro cittadino operano ristoranti, pizzerie e vari locali di intrattenimento.
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Ultimo aggiornamento pagina:
06 Gennaio 2022
03:17:33