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Frasi che contengono la parola adige
Nel territorio dell'odierno Alto Adige l'uso delle lingue germaniche si espanse dal primo medioevo in poi, a partire dalle valli principali, giungendo a una sostanziale compattezza linguistica germanofona sin dal
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, quando venne accorpato a Rovereto, Sacco si manifesta come un borgo attivo economicamente sin dal Medioevo quale importante porto fluviale lungo l'Adige, legato al sovrastante Castel Pradaglia sulla riva contrapposta, dove i Signori del tempo invigilavano sui traffici e ne riscuotevano i dazi dei traffici commerciali con Verona e il Nord. Era sede della gilda degli
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. Trenta militari, non essendosi ripresi dal trauma dell'attentato, disertarono e tornarono alle loro case in Alto Adige. Denunciati, furono costretti a presentarsi presso la caserma di Gries, inquadrati in compagnie punitive e inviati al fronte orientale, da cui la maggior parte di loro non fece ritorno
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ed elementi di spoglio provenienti da altri manufatti di epoche diverse, facilmente situati sul luogo. Superiormente vennero maggiormente impiegati ciottoli di fiume provenienti dal vicino Adige e vario pietrame a cui si alternano linee di conci di
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non esistono prefetture: le relative funzioni sono svolte dai Commissariati del Governo nel Trentino-Alto Adige (che sono, peraltro, organi dello Stato) e dal Presidente della Regione in Valle d'Aosta. Nella
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Piemontesi, lombarde, venete, del Trentino-Alto Adige, friulane e della Venezia Giulia, liguri, romagnole e emiliane, toscane, marchigiane, umbre, di Roma e del Lazio, abruzzesi, molisane, campane, pugliesi, calabresi e lucane, siciliane, sarde.
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(Bianco nelle tipologie normale e Frizzante; Rosato nelle tipologie normale e Frizzante; Rosso nelle tipologie normale, Frizzante e Novello); IGT interregionale prodotta nelle province di Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine (Friuli-Venezia Giulia), Trento (Trentino-Alto Adige), Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza (Veneto).
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(Bianco nelle tipologie normale e Frizzante; Rosato nelle tipologie normale e Frizzante; Rosso nelle tipologie normale, Frizzante e Novello); IGT interregionale prodotta nelle province di Trento (Trentino-Alto Adige), Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine (Friuli-Venezia Giulia), Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza (Veneto).
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(Bianco nelle tipologie normale e Frizzante; Rosato nelle tipologie normale e Frizzante; Rosso nelle tipologie normale, Frizzante e Novello); IGT interregionale prodotta nelle province di Trento (Trentino-Alto Adige) e Verona (Veneto).
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(Bianco nelle tipologie normale e Frizzante; Rosato nelle tipologie normale e Frizzante; Rosso nelle tipologie normale, Frizzante e Novello); IGT interregionale prodotta nelle province di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza (Veneto), Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine (Friuli-Venezia Giulia) e Trento (Trentino-Alto Adige).
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(Bianco nelle tipologie normale e Frizzante; Rosato nelle tipologie normale e Frizzante; Rosso nelle tipologie normale, Frizzante e Novello); IGT interregionale prodotta nelle province di Verona (Veneto) e Trento (Trentino-Alto Adige).
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fosse un tempo diffuso su tutta la penisola, ma oggi ne sopravvivono pochi, una buona popolazione che si sposta dal Trentino-Alto Adige alle altre aree del nord grazie a progetti europei di reintroduzione, e una popolazione isolata in Abruzzo dell'
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In occasione del censimento decennale della popolazione gli abitanti del Trentino-Alto Adige dichiarano la propria appartenenza a uno dei gruppi linguistici riconosciuti dallo statuto di autonomia: italiano, tedesco, ladino, mocheno e cimbro. In Alto Adige il censimento linguistico rileva ai fini della
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Roma rimaneva l'ultimo territorio (con l'eccezione di Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige) ancora non inglobato dal nuovo regno: Napoleone III manteneva l'impegno di difendere lo Stato Pontificio e le sue truppe erano stanziate nei territori pontifici. Vittorio Emanuele stesso non voleva prendere una decisione ufficiale: attaccare o no.
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(arco morenico del Lago di Garda) porta fino nel cuore delle Alpi costituendo la direttrice principale dei processi di antropizzazione della parte centrale della catena alpina (Trentino, Alto-Adige e
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tutte le fortificazioni ancora operative situate in Alto Adige e Friuli furono sigillate e tutti i corrispondenti reparti vennero sciolti. Tutte le opere, inoltre, furono private dell'armamento e degli allestimenti interni e chiuse mediante la
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Vi sorsero fondazioni monastiche legate o dipendenti dall'abbazia di Bobbio che crearono le basi per lo sviluppo dell'agricoltura, con la diffusione di vigneti, castagneti, oliveti, mulini e frantoi. Si riaprirono le vie commerciali e di comunicazione: olio, sale, legname, carne, ecc. Fra queste il grande Priorato di San Colombano di Bardolino, con il territorio del lago di Garda, dei fiumi Adige, Mincio, la zona della Valpolicella e del veronese, fra le varie produzioni vitivinicole e di olio del territorio monastico si distinguevano anche le peschiere del Garda, il cui pesce veniva commercializzato grazie alla conservazione sotto sale e olio.
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Inoltre, sempre a Teodorico si potrebbe far risalire l'edificazione, o almeno la ricostruzione, della cinta muraria attorno al colle San Pietro, in sinistra d'Adige. Tra gli indizi che farebbero propendere per una sua committenza vi sarebbero fonti sia scritte sia materiali: le prime si possono rintracciare nell'
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Inoltre si ebbe una possibile realizzazione di un'appendice delle mura anche sulla riva sinistra dell'Adige, che consentiva di proteggere da eventuali attacchi da nord sia il teatro romano di Verona che i
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fosse un tempo diffuso su tutta la penisola,ma oggi ne sopravvivono pochi, una buona popolazione che si sposta dal Trentino-Alto Adige alle altre aree del nord grazie a progetti europei di reintroduzione, e una popolazione isolata in Abruzzo dell'
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troviamo la Chiesa Parrocchiale di Fienil del Turco dedicata al santo invocato, assieme al Cristo dell'alluvione di Lama Polesine, a proteggere questo fragile territorio dalle inondazioni del Fiume Po e Adige;
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comprendente i territori lungo l'Adige da Laives fino ad Avio, Ala, Brentonico a sud; dalla Valle dell'Adige alle valli Giudicarie e Ledro a ovest; da Trento alla Val di Fiemme e all'alta Val Sugana, fino a Novaledo, ad est, oltre all'altopiano di Lavarone-Folgaria-Luserna.
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Giunti fino all'Adige, i piemontesi furono tuttavia fermati da un'azione dimostrativa di Radetzky che all'avanzata nemica aveva risposto con un attacco al centro dello schieramento piemontese, sulla direttrice Verona-Peschiera. L'assalto fu facilmente respinto, ma valse a distogliere il comando di Carlo Alberto dal tentativo di varcare l'Adige. La
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, annunciare un brillante successo. Di fronte aveva l'esercito nemico diviso in tre parti: la prima sulla sponda sinistra dell'Adige fino all'altezza di Pastrengo a nord, la seconda nei villaggi a ovest di Verona, la terza dentro le mura di Verona
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, sostenuto dal governo italiano con il ripristino dell'insegnamento del tedesco e l'introduzione della toponomastica bilingue. Venne inoltre approvato il primo statuto di autonomia della regione Trentino-Alto Adige, dove trentini e altoatesini di lingua italiana erano in maggioranza. La
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, altro terrorista stragista, e ad altri membri della destra neonazista austriaca la fondazione Laurin di Bolzano, oggetto di indagini della magistratura italiana per il finanziamento dei partiti anti-italiani in Alto Adige e per violazione della legge Anselmi sulle associazioni segrete.
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A seguito degli atti di terrorismo fu modificato il testo di un canto popolare in lingua tedesca facendo riferimento agli attentati dinamitardi ai tralicci dell'alta tensione, al carattere tedesco dell'Alto Adige e al ricordo dei tempi dell'impero asburgico sotto
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e comprendeva in origine l'intero Trentino-Alto Adige. Furono staccati dal contesto provinciale i distretti giudiziari di Ampezzo e Livinallongo, passati a far parte del territorio della provincia di Belluno. Alcuni aspetti dell'ordinamento asburgico come il
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Nel secondo dopoguerra, mentre gli altoatesini mirarono al ritorno all'Austria, i trentini chiesero che la regione Trentino-Alto Adige divenisse autonoma in seno all'Italia. Le richieste trentine furono coronate da successo e in base all'
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Leggende e racconti del Trentino-Alto Adige: vagabonde fantasie, miti e incantesimi erranti tra valli, boschi e castelli misteriosi; un intreccio affascinante e sorprendente di storie a cavallo tra due culture di antichissima tradizione
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; gli austriaci cedevano tutta la riva sinistra del Reno e perdevano ogni influenza sull'Italia. I progetti espansionistici di Bonaparte si palesarono chiaramente. la Repubblica Cisalpiana fu ricostituita e accresciuta fino all'Adige con l'acqusizione del Veronese e del
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Alla Sicilia, alla Sardegna, al Trentino-Alto Adige, al Friuli-Venezia Giulia e alla Valle d'Aosta sono attribuite forme e condizioni particolari di autonomia secondo statuti speciali adottati con leggi costituzionali
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), in forza del rispetto dei trattati internazionali ha dovuto applicare misure di tutela e parificazione tra le due lingue. Si noti che in entrambi i casi si tratta comunque di territori strategici confinanti con ambiti di lingue riconosciute e pienamente ufficiali in altri paesi, la cui alternativa alle iniziative di tutela poteva essere costituita dall'annessione all'altro Stato o dal ricongiungimento con quella che era la loro nazione, come nel caso dell'Alto Adige. In casi simili abbiamo avuto l'invasione tedesca delle regioni sudete in
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il Tribunale militare e la Procura militare di Verona hanno la competenza territoriale relativa alle regioni Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna;
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La popolazione ladina non possiede una vera e propria rappresentanza politica, essendo la Ladinia spaccata in diversi collegi elettorali in ognuno dei quali i ladini rappresentano una ridotta minoranza. In Trentino-Alto Adige sono presenti due partiti ladini: Ladins Dolomites in Provincia di Bolzano,
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con la formazione della Cittadella, l'ampio spazio quadrangolare compreso tra la cinta comunale-ezzeliniana, la cinta di Cangrande I (lungo la riva dell'Adige, a est, e lungo il fronte urbano meridionale), e delimitato a ovest dalla nuova muraglia con fosso antistante (lungo l'attuale
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nel passato, l'economia di Pescantina era basata sul commercio lungo il fiume Adige e sull'agricoltura; non mancavano, tuttavia, botteghe artigiane e piccoli opifici. Si contavano due fabbriche di imbarcazioni e numerosi mulini che traevano la forza motrice dalla corrente del fiume.
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Il medesimo programma di integrazione fortificatoria della cinta magistrale venne applicato anche in pianura. Sulla sinistra d'Adige si impose la costruzione di un'opera avanzata per rendere compatibile la presenza del nuovo
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), presso l'ansa discendente dell'Adige, davanti all'omonimo abitato. Il progetto di questi primi forti del campo trincerato (le cui opere furono intitolate ai comandanti che si erano distinti durante la battaglia di Santa Lucia) si deve al direttore del Genio
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La catena di fortificazioni non ha dovuto tuttavia garantire la resistenza a nessun serio attacco, in quanto non ha mai ricevuto un vero e proprio battesimo di fuoco in Alto Adige. Infatti i tedeschi, quando invasero l'Italia passando attraverso l'Alto Adige, non trovarono alcuna vera resistenza da parte del Vallo, in quanto erano considerati alleati e non vi furono ordini tesi a contrastarli; unica eccezione fu un bunker dello
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. Primi ad accorrere furono i Vigili del Fuoco volontari di Tesero e della Valle di Fiemme. Quindi, nel giro di poche ore, tutti i corpi dei Vigili del Fuoco volontari del Trentino, numerosi corpi dei Vigili del fuoco volontari dell'Alto Adige e quelli permanenti di Trento e di Bolzano,
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con le residue forze austriache sfruttando l'aspro terreno montuoso attraversato dall'Adige. Il generale Bonaparte decise di attaccare subito e due colonne di fanteria manovrarono nuovamente sui fianchi delle montagne a destra e a sinistra delle posizioni austriache; l'avanzata francese sulla sinistra fu difficile a causa della presenza del forte della Pietra e fu necessario l'intervento di otto cannoni che colpirono le fortificazioni costringendo alla resa la guarnigione
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. Il comandante dell'Armata d'Italia ritenne quindi decisivo riprendere subito l'avanzata deviando con la maggior parte del forze lungo la Valsugana e la valle del Brenta per minacciare le retroguardie del nemico e cercare di accerchiare l'intero esercito austriaco tra il Brenta e l'Adige
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alcune regioni come il Trentino-Alto Adige hanno emanato decreti, indipendenti per le province di Trento e Bolzano, per le ciclopedonali dove si consente la circolazione con pattini a rotelle o pattini in linea; pur non essendo esplicitata un'ulteriore casistica di mezzi ammessi, si ritiene che altrettanto valga per gli acceleratori di andatura nel loro complesso tra i quali i monopattini a spinta.
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Lista presentata in tutte le circoscrizioni, ad eccezione delle circoscrizioni Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Toscana e Sardegna nelle quali fu presentata una lista unica PRI-PLI-PSDI.
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Lista presentata in tutte le circoscrizioni, ad eccezione della circoscrizione Valle d'Aosta nella quale fu presentata una lista unica DC-UV-RV-UPV-PRI, delle circoscrizioni Puglia e Basilicata nelle quali fu presentata una lista unica PRI-PLI e delle circoscrizioni Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Toscana e Sardegna nelle quali fu presentata una lista unica PRI-PLI-PSDI.
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Lista presentata in tutte le circoscrizioni, ad eccezione delle circoscrizioni Puglia e Basilicata nelle quali fu presentata una lista unica PRI-PLI e delle circoscrizioni Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Toscana e Sardegna nelle quali fu presentata una lista unica PRI-PLI-PSDI.
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La natura a dir poco singolare delle operazioni di sicurezza in Alto Adige trova riscontro ulteriore nelle testimonianze di altri due ufficiali che vi presero parte. L'allora tenente colonnello Giancarlo Giudici,
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Gli addetti ai lavori cercarono dapprima una collocazione adatta nelle campagne veneto-friulane, fino a cambiare totalmente la loro decisione spostandosi in Alto Adige. Qui dapprima fu pensato di sistemarlo nell'
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. In una vetrina si trovano due dipinti settecenteschi con ricostruzioni di fantasia del teatro visto dall'Adige, mentre in un altro ambiente si trovano alcune stampe antiche del teatro realizzate da
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sulle opere del Vallo alpino e alcune scene sono state registrate in questo sbarramento. Il regista Hans Hofer in collaborazione con il colonnello Licio Mauro, ultimo comandante del Vallo in Alto Adige, ha voluto che le opero fossero riarmate come dovevano essere durante il conflitto; quindi per l'occasione sono state ricollocate radio, mitragliatrici, maschere antigas ed elmetti.
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tra Italia e Germania. Un gran numero di cittadini, non solo di parlata tedesca, ma anche slovena optarono per la cittadinanza tedesca e si trasferirono in Carinzia. Al termine della guerra i rientri furono molto minori rispetto a quanto vericatosi in Alto Adige.
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comprendente i territori lungo l'Adige da Laives fino ad Avio, Ala, Brentonico a sud; dalla Valle dell'Adige alle valli Giudicarie e Ledro a ovest; da Trento alla Val di Fiemme e all'alta Valsugana, fino a Novaledo, ad est, oltre all'altopiano di Lavarone-Folgaria-Luserna.
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; gli austriaci cedevano tutta la riva sinistra del Reno e perdevano ogni influenza sull'Italia. I progetti espansionistici di Bonaparte si palesarono chiaramente. la Repubblica Cisalpiana fu ricostituita e accresciuta fino all'Adige con l'acquisizione del Veronese e del
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, esponente dell'ala dura dell'irredentismo sud-tirolese, attacca il ministro degli esteri Pella per le inadempienze circa l'indipendenza amministrativa dell'Alto Adige e minaccia di chiamare la popolazione ad una insurrezione anti-italiana.
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, si reca in Alto Adige per incontrarsi con la squadra interforze antiterroristica. Partecipano i capi della polizia e dei servizi segreti, il vice comandante generale dei carabinieri e il comandante del IV corpo d'armata dell'esercito e il questore di Bolzano. All'ordine del giorno la sorveglianza del confine italo-austriaco e dei potenziali obiettivi di attentati.
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) con i bambini travestiti da magi che vanno di casa in casa ad annunciare la nascita di Cristo chiedendo una piccola offerta, mentre in cambio vengono offerti spesso dei dolci. In Alto Adige la figura della
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(RO), e poi Chiese a Canaro (RO), a Torre d'Isola (PV), ad Albaro di Ronco all'Adige (VR), a Pedemonte di Valpolicella (VR), a Santa Sofia Marecchia di Badia Tebalda (AR), a Corsano (LE). In Cilento poi sono concentrate la maggior parte delle chiese intitolate a Santa Sofia in Italia: ad
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Cesare Battisti si era battuto a lungo in ogni sede politica per il riconoscimento dei diritti degli italiani in Trentino e, dopo lo scoppio della Grande guerra, per l'annessione all'Italia. L'Alto Adige, a quell'epoca, era considerato
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) affrontarono un esercito della Serenissima. Decisive furono l'indisciplinatezza dei soldati veneziani e, al contrario, la determinazione e l'accortezza dei comandanti trentino-tirolesi, che spinse al panico gli avversari. Nel corso di una improvvisa e precipitosa ritirata questi si trovarono tagliata l'unica via di fuga (un ponte di barche predisposto a cavallo dell'Adige all'altezza di
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Tavole di ragguaglio fra le nuove e le antiche misure e fra i nuovi e gli antichi pesi del Regno d'Italia. Volume III. Contiene le tavole del dipartimento dell'Alto Adige, con alcune aggiunte ai volumi precedenti
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. Per questo motivo, la via Postumia assumeva grande importanza in quanto rappresentava l'unico percorso interamente terrestre che consentiva di arrivare da Roma all'est e al Trentino, in quanto il suo ponte a Verona era all'epoca l'unico sull'Adige. Da Verona, prima di raggiungere
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, durante la seconda guerra mondiale, Albaredo fu occupata dalla truppe tedesche: il paese, infatti, aveva una grande funzione strategica grazie al suo ponte che permetteva il passaggio dei convogli militari; gli occupanti installarono delle mitragliatrici sull'argine dell'Adige per proteggere il ponte dagli attacchi degli
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, lo stato maggiore dell'esercito austriaco decise di realizzare un'operazione di rilevamento topografico su vasta scala del territorio ex veneziano da sinistra Adige fino ai confini friulani con l'Impero. La mappatura fu raccolta nella
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La catena di fortificazioni non ha dovuto tuttavia garantire la resistenza a nessun serio attacco, in quanto non ha mai ricevuto il battesimo del fuoco. Infatti i nazisti quando hanno invaso l'Italia dall'alto Adige, non hanno trovato alcuna resistenza.
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d'arresto, ai quali veniva affidato il compito di presidiare, provvedere alla manutenzione ed in caso di attaco, difendere i confini. In Alto Adige operarono gli eredi della G.A.F., i battaglioni Val Brenta, Val Cismon, Val Chiese.
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Nei decenni successivi il governo della regione Trentino-Alto Adige e della Provincia di Trento fu dominato dalla Democrazia Cristiana, spesso legata da rapporti turbolenti con il partito di raccolta degli altoatesini di
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del partito trentino e al tempo stesso di ricercare un compromesso con i Sudtirolesi, il cui obiettivo era la demolizione della Regione autonoma Trentino-Alto Adige e la costituzione di due enti indipendenti diversi per le province di Trento e
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Ultimo aggiornamento pagina:
11 Gennaio 2022
16:14:30