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Frasi che contengono la parola arno

), e si dirigeva verso l'Arno. La prima fermata era nell'allora piazza della Zecca Vecchia (la zona oggi compresa tra piazza Piave e lungarno Pecori-Giraldi) da cui ripartiva per poi attraversare il fiume sul nuovo ponte in ferro. Al posto del

su progetto dell'architetto Mazzei, con la congiunzione dell'ala ovest dell'edificio con il complesso del chiostro di Santa Croce. Altre parti del progetto originario non furono mai realizzate, per le critiche all'architettura ed anche per motivi economici, come l'ampia piazza davanti alla facciata e prospiciente l'Arno, per la quale erano state scolpite le due statue di

, sormontata da una loggia, aperta sia sul piazzale antistante che sull'Arno, come vero e proprio fondale teatrale, ispirato alle coeve realizzazioni scenografiche. Al piano terra si segnala la statua di

I viali di Circonvallazione sono una serie di viali di grandi dimensioni (da quattro fino a sei corsie per senso di marcia) che circondano il centro di Firenze sulla sponda a nord dell'Arno, ispirati alle

che insisteva in questo tratto, a costituirne il termine sull'Arno. In origine, la torre doveva essere posta proprio sull'argine del fiume, come testimoniato anche dalla quattrocentesca mappa della Catena, dalla cinquecentesca

Dopo secoli di lotte interne, la Valle dell'Arno vive tra la fine del XIV secolo e l'inizio del XV secolo un periodo di relativa pace che consente al paese di San Giovanni Valdarno di svilupparsi internamente. A quest'epoca risale il Palazzo Pretorio che fino al

, essenziale sbocco per dominare il Mediterraneo occidentale), mentre la zona che intersecava l'Arno con la Valdera era difesa dai castelli di Appiano, Petriolo, Montecuccoli ed infine, per ordine di fondazione, quello di

in direzione est verso il torrente Affrico sorgeva probabilmente un agglomerato urbano forse etrusco-romano che era l'espansione verso l'Arno della Fiesole romana a difesa del ponte etrusco che attraversava l'Arno all'altezza dell'odierna frazione di

lungo la riva destra dell'Arno, e oltre alla chiesa, vi si affacciano a est l'Hotel Excelsior, un tempo semplice palazzo a tre piani, ricostruito nell'Ottocento in uno sfarzoso stile eclettico, e a ovest il

. I nuovi borghi erano costituiti da abitazioni miserevoli, con l'aggravante di aver occupato anche aree malsane come le zone paludose della riva dell'Arno, inquinate dalle lavorazioni manifatturiere. Per soccorrere questa massa di diseredati giunsero presto gli

parigini, presero il posto delle mura duecentesche che vennero demolite in tutta la parte a nord dell'Arno, lasciando soltanto qualche torre e le porte monumentali, che vennero inserite in nuove aree urbane trasformate in piazzali scenografici (

, nel periodo di splendore che avvolse la Repubblica di Pisa, furono costruiti gli arsenali della Repubblica attorno ad un possibile bacino artificiale, collegato all'Arno passando dalla porta delle Galee. Quindi, essendo diventato un punto strategico per la potenza marinara, nel

sono partiti i lavori di bonifica del canale dei navicelli con lo scopo di incrementare la cantieristica navale a Pisa e ripristinare l'accesso diretto al fiume Arno. I corsi d'acqua pisani sono stati gestiti storicamente dall'

, allora in stato di abbandono e in pessime condizioni abitative. Il piano edilizio era ambizioso dal punto di vista delle infrastrutture viarie (erano previsti due ponti sull'Arno per collegarsi alla zona di

si intende il territorio di undici comuni dell'Umbria afferenti, alcuni, al Bacino Idrografico dell'Arno, altri al Bacino Idrografico del Tevere e uno di essi a entrambi i bacini idrografici, sempre in Val di Chiana. Cinque di essi sono in

Sulla spalletta dell'Arno, nel tratto prospiciente piazza dei Giudici, si segnala la lapide in marmo che segna il punto nel quale furono sepolte le ossa del cavallo dell'ambasciatore veneto Carlo Capello, colpito a morte durante l'

). Si scopre ben presto che il motivo dell'inspiegabile inondazione si deve alla presenza di un canale sotterraneo tra i due fossi scolmatori che corrono affiancati al Fosso Reale. L'acqua dell'Arno che sommerge San Donnino risale questo canale e inonda questa parte del territorio comunale campigiano, fermandosi solo alle prime case del capoluogo.

Poco dopo l'attraversamento del fiume Greve entra nel Comune di Firenze e percorre viale Nenni, viale Talenti e via del Sansovino. Dopo piazza Paolo Uccello oltrepassa il fiume Arno con un nuovo ponte ed entra nel Parco delle Cascine lungo via Stendhal e viale degli Olmi. Da piazza Vittorio Veneto prosegue lungo

a ovest e dal Roglio, affluente dell'Era, che segna il confine a sud-est. Ha un piccolo lago nella frazione Pietroconti chiamato Lago Braccini. Pochi metri prima di entrare a Pontedera l'Arno riceve le acque del canale

Capolona, capoluogo del comune omonimo, ha una storia singolare. Il comune si estende sulle pendici del Pratomagno verso sud e sulla riva destra dell'Arno e coincide storicamente con i possedimenti dell'antichissima

I comitati sono Roma Nord, Saronno, Catania, Torino, Viterbo, Provinciale Firenze, Siena, Lucca, Futuro Prossimo Napoli, Provinciale Varese, Roma VII Municipio, Roma VIII Municipio, Roma IX Municipio, Mugello (FI), Bagno a Ripoli (FI), Milano Comitato Metropolitano, Reinventare la Sinistra, Val di Non-Val di Sole (TN), Castelli Romani (RM), Pisa, Val d'Arno (PI), Valdera (PI), Alta Val di Cecina (PI), Sabina (RI), Monopoli (BA), Reggio Emilia, Massa Carrara, Rivoli (TO) e CoraggioDaLeU.

, nel periodo di splendore che avvolse la Repubblica di Pisa, furono costruiti gli arsenali della Repubblica attorno ad un bacino artificiale collegato all'Arno attraverso la Porta delle Galee. Quindi, essendo diventato un punto strategico per la potenza marinara, nel

A differenza del periodo granducale, quando la Tenuta era sempre accessibile, solo durante i periodi d'assenza dei Savoia San Rossore veniva aperta al pubblico, che la raggiungeva percorrendo il viale della Cascine in carrozza o sul barroccio di servizio di Curzio Braccini, oppure attraversando la passerella sospesa in Arno, che raggiungeva col piccolo

La zona, diffusamente paludosa e disabitata fino in tempi recenti, fu in gran parte bonificata nel corso dei secoli XVIII e XIX con l'escavazione di una rete di canali che convogliavano le acque verso l'Arno. Fino alla fine degli

il comune di Firenze decise di vietare a tutti i club fiorentini di giocare a calcio nell'area verde presente sulla destra dell'Arno. Le prime date storiche delle partite riconducibili al gioco del calcio al Quercione e al club velocipedistico sono: nel

. Il borgo si trova abbarbicato ed isolato sull'altura che domina il vasto panorama sulla valle del Rio Arno, lungo il versante teramano del Gran Sasso, ed appare prevalentemente costruito e restaurato in pietra locale. Sviluppa il suo compatto impianto architettonico, costituito da edifici elevati, con ciottoli e pietre unite da legante, tra il

), e si dirigeva verso l'Arno. La prima fermata era nell'allora piazza della Zecca Vecchia (la zona compresa tra piazza Piave e lungarno Pecori-Giraldi) da cui ripartiva per poi attraversare il fiume sul nuovo ponte in ferro. Al posto del

Compreso il piano di Germain teso a innescare una rivolta di massa contro il re di Francia, Arno assassina altre due figure centrali della Rivoluzione: il capitano Rouille e la mercante Marie Levesque. Arno incrocia anche il cammino di

Albizzate, Arnate, Besnate, Bolladello, Cajello, Cardano, Cassano Magnago, Cassina Verghera, Cedrate, Crenna, Ferno, Gallarate, Jerago, Oggionna, Orago, Peveranza, Premezzo, Samarate, Solbiate sull'Arno

. Sotto il profilo militare furono rafforzate le mura cittadine con la costruzione di nuovi bastioni e il restauro di quelli preesistenti. Vennero effettuate anche importanti opere di bonifica nelle campagne, deviando all'occorrenza il corso del fiume Arno. Sono di quegli anni lo scavo del

, importante luogo di rifugio per gli uccelli. A nord est il torrente Arno lambisce Cassano. Presso San Martino confluisce nel Rile il modesto torrente Valle Pozzolo, che scorre tombinato nel tratto finale. Nella zona sud ovest di Cassano si trova il

aveva portato alla cessazione delle guerre intestine che avevano segnato il destino e l'importanza di molte fortezze e castelli interni), ma soprattutto la deviazione del corso dell'Arno, portata a compimento a partire dal

accompagna Minerva con lo scudo pisano, seguiti da un Genio della Vittoria e un festoso corteo in cui compaiono i protagonisti della rinascita (Guido Guidi, Luca Martini, Tribolo, Michelangelo e lo stesso Pierino), scacciando i vizi all'ombra di una personificazione dell'Arno




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Ultimo aggiornamento pagina:

01 Gennaio 2022

08:21:22